Sostanze stupefacenti: in Italia è emergenza under 25
Pubblicato da ISF Magazine in Notizie · 5 Settembre 2022
Editoriale della dr.ssa Hillary Di Lernia (ISF Ufficio Comunicazione)
L’Italia
rimane ai primi posti in Europa per consumo di cannabis, cocaina ed eroina.
È
quanto emerge dall’ultima Relazione annuale al Parlamento sul fenomeno delle
tossicodipendenze in Italia, redatta dalla Presidenza del Consiglio dei
Ministri - Dipartimento per le Politiche Antidroga.
L’analisi
rivela uno stretto legame tra spaccio e consumo di sostanze stupefacenti,
fenomeno in forte crescita tra i giovani sotto i 19 anni. Nel 2021, quasi il
40% degli studenti italiani, prevalentemente di genere maschile, ha
riferito di aver utilizzato almeno una volta nel corso della propria vita una
sostanza illegale tra cannabis, cocaina, stimolanti, allucinogeni e
oppiacei.
Neanche
la pandemia da COVID-19 sembra aver scalfito la fitta rete commerciale delle
sostanze stupefacenti: se da un lato l’impatto pandemico ha permesso di
registrare una flessione nella percentuale degli utilizzatori, dall’altra è
aumentata in maniera sensibile la quantità di sostanze intercettate nel nostro
Paese, così come la percentuale di principio
attivo rilevata nei campioni di hashish, crack e metamfetamine analizzati a
seguito di sequestro.
Cocaina:
un mercato in espansione
Durante
il 2021 sono state sequestrate oltre 20 tonnellate di cocaina, dato più alto
mai registrato. Il gran numero di sequestri, tuttavia, sembra non aver
fermato la diffusione della sostanza nel territorio, nonostante il continuo
incremento del prezzo. L’analisi delle acque reflue, infatti, descrive una
concentrazione della sostanza media di 12 dosi ogni 1.000 abitanti/giorno,
quantitativo medio in crescita dagli anni precedenti. L’unico indicatore in
controtendenza è quello relativo al consumo, che risulta diminuito rispetto
al 2018; la stessa tendenza si osserva fra i giovani studenti italiani.
Tuttavia, il dato dei consumi giovanili potrebbe essere condizionato dal costo
elevato della sostanza che la rende meno fruibile per chi non ha reddito.
Cannabis:
la sostanza illegale più utilizzata
Secondo
i dati raccolti, circa la metà delle operazioni antidroga svolte a livello
nazionale ha riguardato il contrasto di cannabis e derivati, e proprio i
prodotti della cannabis hanno costituito il 74% delle oltre novantuno
tonnellate di sostanze sequestrate. La diffusione dell'uso di questa
sostanza riguarda da vicino anche i giovani: secondo i dati ESPAD®Italia 2021,
quasi il 24% degli studenti ha consumato cannabis almeno una volta nella vita e
458mila 15-19enni (18%) l’hanno usata nel corso dell’ultimo anno. L’ampia
disponibilità, il facile reperimento e il costo contenuto sono tra i principali
motivi per una diffusione così in larga scala.
Tutto
ciò ha un impatto rilevante anche sul sistema penale e carcerario, e in
termini di costi sociali: nel 2021 il 41% delle denunce per reati
droga-correlati (per la quasi totalità riguardanti traffico/spaccio) e circa
tre quarti delle segnalazioni per detenzione ad uso personale di sostanze
stupefacenti hanno infatti riguardato proprio la cannabis e i suoi
derivati.
NSP:
gli adolescenti tra i maggiori assuntori
Un
fenomeno che sta assumendo dimensioni sempre più imponenti all’interno del panorama
contemporaneo sulle dipendenze. Le NSP (Nuove Sostanze Psicoattive) comprendono
principi attivi considerabili legali, perché non ancora iscritti all’interno
delle tabelle ministeriali delle sostanze stupefacenti. Nel 2021, sono state
intercettate 32 nuove sostanze. Un’ulteriore criticità riguarda il consumo,
che interessa principalmente le fasce di età più giovani e l’utilizzo
sperimentale ad esse associato è secondo solo a quello della cannabis. Più
diffuse tra i giovani sono le NSP appartenenti al gruppo dei cannabinoidi
sintetici che, nel 2021, sono stati consumati da quasi 65mila adolescenti.
Sostanze
psicotrope sintetiche: preoccupa la “droga dello stupro”
Anche
se si sta assistendo a una contrazione dei consumi delle cosiddette droghe
sintetiche - ecstasy, amfetamine, metamfetamina, LSD - nella popolazione più
giovane, permangono alcuni indicatori che potrebbero indicare una nuova
risalita degli utilizzatori: l’aumento della purezza e prezzi sempre più bassi
sono tra questi. Nel corso del 2021 il consumo di allucinogeni ha interessato
più di 18mila ragazzi, 4mila studenti ne hanno riferito un consumo frequente di
almeno 10 volte.
Un
altro dato preoccupante riguarda il GHB o acido gamma-idrossibutirrato,
comunemente conosciuto come “ecstasy liquida” o “droga dello stupro”. Questa si
presenta come una polvere incolore o un liquido quasi inodore e dal sapore poco
riconoscibile; trattandosi di sostanza idrosolubile, può essere facilmente
aggiunta alle bevande, anche all’insaputa dell’assuntore. Nonostante la sua
pericolosità, il GHB è una sostanza relativamente facile da ottenere, anche
tramite kit reperibili su Internet. Questa viene utilizzata in particolar modo
fra i giovani adulti, soprattutto in discoteca, festival e nightclub, tanto da
essere inserita fra le “party drugs” insieme ad amfetamine e metamfetamine.
Secondo il report in esame, nel 2021 sono stati sequestrati ben 16 chilogrammi
e 95 litri di GBL/GHB, destinati quasi esclusivamente al mercato nazionale.
Eroina:
andamento in costante decremento
Gli
oppiacei risultano tra le sostanze meno diffuse in Italia. Ad ogni modo,
l'eroina rimane la sostanza primaria maggiormente diffusa tra le persone che
hanno richiesto un trattamento nei servizi Pubblici per le Dipendenze (62%). Un
segnale incoraggiante proviene dallo studio ESPAD®Italia che evidenzia come
l’andamento per l’eroina sia in costante e progressivo decremento, facendo
registrare per il 2021 la prevalenza più bassa.
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