Domande e Risposte - ISF Corp. University | Lauree e Master in Scienze forensi

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Domande e Risposte
Come si diventa Criminologi o Criminalisti?
Cosa studia la criminologia?
La Criminologia è la scienza che studia i reati, gli autori dei reati, le loro vittime, i tipi di condotta criminale (e la conseguente reazione sociale), le forme possibili di prevenzione e controllo del crimine, i metodi per il reinserimento sociale dei rei e di supporto alle vittime.
Le attività oggetto della professione di criminologo si fondano su specifiche tecniche e metodologie di carattere multidisciplinare e interdisciplinare volte allo studio degli autori di reato, delle vittime, delle modalità di esecuzione del crimine, dei tipi condotta criminale (e della conseguente reazione sociale), delle forme possibili di prevenzione e controllo, della rieducazione di soggetti devianti o criminali e del loro reinserimento sociale. Nei predetti ambiti, il criminologo svolge attività di consulenza, progettazione, analisi e ricerca nei campi investigativo, giudiziario, stragiudiziale e penitenziario.
È da premettere che esistono diversi ambiti di applicazione di questa affascinante scienza e che, purtroppo, le informazioni che vengono fornite, anche dalle università, sui percorsi di studio più adatti a quelle che sono le aspirazioni dello studente, sono spesso confuse o fuorvianti. Così, molti giovani si ritrovano a dover studiare diverse materie che non hanno attinenza con i propri obiettivi e a portare avanti e concludere percorsi di laurea che non forniscono in alcun modo le conoscenze e le competenze che gli servono per lavorare nel settore che hanno sempre sognato.
Nel nostro Paese, una parte dei criminologi opera nell’ambito delle università e della ricerca, cioè svolge più che altro un lavoro da ricercatore. Tali criminologi analizzano il fenomeno del crimine, gli autori e le vittime dei reati, i fattori di rischio, le aree geografiche, le classi sociali e i contesti interessati. Questa attività riguarda più cha altro un livello definito “macro” il quale fornisce dati sugli scenari attuali e futuri riguardanti il crimine e la devianza. I risultati elaborati dai criminologi ricercatori (in genere giuristi-criminologi e sociologi-criminologi) sono utili agli “altri” criminologi, cioè coloro che operano sul campo in senso stretto. Di questi altri criminologi abbiamo tre categorie: Criminologi specialisti della sicurezza, Criminologi clinici e Criminologi investigativi e forensi.
1. Criminologi specialisti della sicurezza
Questi criminologi si occupano di prevenzione e contrasto del crimine nell’ambito delle politiche di sicurezza pubblica e, più raramente, della sicurezza privata (aziendale). "Raramente" perché, in Italia, l'utilità del criminologo in azienda non è ancora apprezzata. Questi criminologi specializzati nel campo della sicurezza sono professionisti inseriti negli uffici governativi statali o locali, sia come dipendenti di questi enti che come consulenti esterni, oppure funzionari responsabili della tutela del patrimonio e delle attività produttive aziendali.
2. Criminologi clinici
Un’altra categoria di criminologi è quella dei criminologi clinici. Essi lavorano più che altro come esperti dei tribunali di sorveglianza o dei minori, negli istituti penitenziari e in tutti quei contesti in cui vi sono autori o vittime di reati che devono essere "recuperati" dal punto di vista psicologico e/o sociale. Quindi, si diventa criminologi clinici, di norma, partendo da quelle lauree in Criminologia che hanno piani degli studi di stampo psicologico, sociologico o giuridico, anche se la maggior parte dei criminologi clinici sono psicologi (iscritti all'Albo) specializzati in Criminologia e psichiatri (laurea in Medicina e chirurgia + specializzazione in Psichiatria).

3. Criminologi investigativi e forensi
Infine, abbiamo la tipologia di Criminologo che più si avvicina all’idea che ha il “grande pubblico” di questa figura, cioè il criminologo che opera nei contesti investigativo e forense (legale). Per queste categorie, in Italia, l'offerta formativa universitaria non è così vasta e molti giovani che nutrono la speranza di poter svolgere questo tipo di attività (investigativa e forense) si iscrivono a corsi di laurea che sono denominati “criminologia” o “indirizzo criminologico”, scoprendo che, in realtà, la criminologia che apprendono è quella tipica della ricerca sociale oppure finiscono per ottenere una laurea in lingue.
Pertanto, coloro che desiderano operare quali criminologi investigativi o criminologi forensi, dopo aver conseguito una laurea (preferibilmente in sociologia, psicologia, giurisprudenza ma anche pedagogia o scienze politiche), dovranno frequentare un ulteriore percorso formativo (es. master) che tratti realmente la Criminologia investigativa e forense, stando attenti a non incappare in una delle tante offerte formative erogate da enti poco seri che non forniscono le conoscenze e le competenze che, realmente, servono a svolgere la professione.

Il criminologo investigativo e il criminologo forense
Il criminologo investigativo svolge un’attività più vicina a chi si occupa delle indagini tradizionali (investigatore), quindi deve avere buona padronanza delle tecniche investigative e conoscere adeguatamente le metodologie di investigazione scientifica, mentre il criminologo forense agisce più che altro nel merito degli aspetti psicologici e sociologici, anche come esperto di vittimologia,  supportando all’occorrenza chi si occupa della parte squisitamente giuridica (avvocato o magistrato) nella strategia processuale. Considerato che le due attività, quella investigativa e quella forense, sono concatenate e afferenti al medesimo contesto, quello giudiziario, attualmente, in Italia, molti criminologi investigativi sono anche criminologi forensi e viceversa.

Il criminologo effettua perizie criminologiche?
No, in Italia la perizia criminologica è vietata così come quella psicologica. Le perizie sull’imputato, sulla vittima o sui testimoni sono effettuate esclusivamente da psichiatri e psicologi specializzati e solo quando disposte dal giudice (ad esempio per stabilire la capacità di intendere e volere o la capacità di testimoniare o di stare in giudizio).

Cosa studia la Criminalistica (Scienza forense)?
La Criminalistica, o Scienza forense, riguarda tutti gli accertamenti tecnici che vengono effettuati nell’ambito delle attività investigative in seguito a un evento che abbia potenzialmente risvolti giudiziari, sia penali che civili.
Il Criminalista è colui che utilizza il sapere della scienza e le tecnologie per supportare le investigazioni di tipo tradizionale. In sostanza, è il professionista che si reca sulle scene (del crimine o di qualsiasi evento di rilevanza giudiziaria) e che analizza i reperti in laboratorio ai fini dell'accertamento di un reato. Ma non solo. Infatti, anche la Psicologia, la Psichiatria e la Criminologia, quando applicate al contesto delle investigazioni, rientrano nella sfera della Criminalistica (Scienza forense).
Un Criminalista in possesso anche di ottime conoscenze e competenze in ambito criminologico e psicologico investigativo, può essere definito "Investigatore forense".
Ovviamente, l'Investigatore forense non è un "tuttologo". Quindi, nei casi in cui renda necessario un approfondimento specialistico, egli dovrà farsi supportare da esperti (chimici, fisici, biologi, ingegneri, psicologi, psichiatri ecc.).



Che confusione!
È naturale che vi sia confusione, perché l'informazione sulle professioni di Criminologo e di Criminalista, in Italia, è pessima anche dove dovrebbe essere adeguata, cioè nel mondo scolastico e universitario.
Innanzitutto, è bene che tu abbia ben presente quanto segue: se desideri formarti per lavorare nel mondo delle investigazioni, vivendo solo di questo mestiere, dovrai studiare le applicazioni della fisica, della chimica, della biologia e dell'informatica in ambito forense e non focalizzarti sulla psicologia, perché nemmeno gli psicologi e gli psichiatri specializzati in Criminologia vivono di investigazioni, in quanto i casi investigativi che hanno a che fare con la "mente" sono pochissimi. Quindi, se desideri lavorare nel campo delle "Investigazioni scientifiche", la tua formazione dovrà essere multidisciplinare: scienze "pure", informatica, ingegneria, criminologia e psicologia (queste ultime solo nella loro "dimensione" investigativa).  
Se, invece, desideri lavorare come psicologo o psichiatra, occupandoti dei tuoi pazienti e svolgendo attività investigativa solo quando ti chiamano, è necessario un percorso di studi differente.

Il Criminologo e il Criminalista come sono inquadrati giuridicamente?
Le professioni di criminologo e criminalista afferiscono alla legge 14 gennaio 2013, n. 4 che disciplina le professioni il cui esercizio non è vincolato all’iscrizione ad ordini o collegi professionali.
I professionisti di cui alla predetta legge possono però costituirsi in associazioni professionali che, se ne hanno i requisiti, possono chiedere l'iscrizione all'Elenco del Ministero dello Sviluppo Economico (sito internet Ministero dello Sviluppo Economico: clicca qui).
Qui di seguito riportiamo alcune delle professioni di cui alla legge 4/2013:
  • Amministratori immobiliari
  • Antropologi
  • Archeologi
  • Chef
  • Consulenti ambientali
  • Consulenti coniugali e familiari
  • Consulenti igiene alimentare
  • Consulenti di direzione
  • Counselor
  • Criminalisti
  • Criminologi
  • Designer
  • Enologi
  • Fisici
  • Formatori
  • Gemmologi
  • Giuristi d’impresa
  • Grafologi
  • Guide ambientali ed escursionistiche
  • Informatici
  • Kinesiologi
  • Manager sportivi
  • Musicoterapisti
  • Naturopati
  • Numismatici
  • Operatori shiatsu
  • Osteopati
  • Pedagogisti
  • Podologi
  • Progettisti di interni
  • Sociologi
  • Sommelier
  • Stilisti di moda
  • Tributaristi
  • Traduttori e interpreti
…e molte altre ancora.

I vostri corsi sono riconosciuti?
I corsi e i master dell’Istituto di Scienze Forensi Corporate University sono riconosciuti dall'Associazione Nazionale Criminologi e Criminalisti che è la maggiore associazione professionale di categoria che rispetta gli standard di qualità determinati dalla legge 14 gennaio 2013, n 4. Per tale ragione, è iscritta nell'Elenco tenuto dal Ministero dello Sviluppo Economico e può rilasciare ai propri iscritti l'Attestato di Qualità e Qualificazione Professionale dei Servizi prestati ai sensi degli artt. 4, 7 e 8 della legge 4/2013.
Per iscriversi all'Associazione Nazionale Criminologi e Criminalisti, che è un punto di riferimento per numerosi tribunali italiani, è necessario possedere dei requisiti ben precisi che riguardano la formazione e l'esperienza sul campo (tirocinio).
I corsi e i master erogati dall'Istituto di Scienze Forensi Corporate University soddisfano i requisiti richiesti dallo Statuto e dai regolamenti dell’Associazione, sia in termini di formazione che in termini di tirocinio (assolti con i laboratori). Pertanto, conclusi con successo gli studi, i nostri studenti possono iscriversi all'Associazione Nazionale Criminologi e Criminalisti e ottenere l'Attestato di Qualità e Qualificazione Professionale dei Servizi prestati ai sensi degli articoli 4, 7 e 8 della legge 14 gennaio 2013. Inoltre, l'Istituto di Scienze Forensi è certificato ISO 9001:2015 per la formazione nell'ambito delle scienze forensi (criminalistica e criminologia investigativa e forense).

Come si entra nella polizia scientifica?
In Italia non esiste un titolo di studio specifico, come avviene in altri Paesi del mondo, che permette di entrare nella polizia scientifica, né dei Carabinieri né della Polizia di Stato.
Per entrare nel Ra.C.I.S. - Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche (il R.I.S. è una divisione del Ra.C.I.S.), esistono due strade. La prima è quella che riguarda i cosiddetti “ruoli normali” per i quali è necessario essere già un carabiniere, un appuntato o un sottufficiale dell’Arma.
I concorsi interni all’Arma per i ruoli normali sono generalmente a cadenza annuale ma, come detto prima, è necessario aver maturato un’esperienza di servizio prima di poter partecipare alle selezioni.
L’altra strada per entrare nel Ra.C.I.S. è quella del concorso pubblico per il “Ruolo tecnico logistico”. A questi concorsi si può partecipare da “esterno”, quindi senza essere già in servizio nell’Arma.
Per partecipare ai concorsi del Ruolo tecnico logistico, è necessario aver conseguito una laurea magistrale a ciclo unico (5 anni o 6 per medicina) oppure una laurea magistrale “3+2” in vari indirizzi che si basano sulla specifica attività che si andrà a svolgere (medica, biologica, chimica, fisica, ingegneristica, psicologica ecc.). Inoltre, bisogna aver precedentemente superato l’esame di Stato per l’abilitazione all’esercizio della professione (previo tirocinio) ed essere iscritti all'albo professionale di riferimento (es. albo dei biologi, albo degli ingegneri, albo degli psicologi ecc.).
I concorsi per ufficiale del Ruolo tecnico logistico dei Carabinieri vengono indetti solo su necessità, quindi è possibile che, tra un concorso per biologo o ingegnere o psicologo e quello successivo, passino diversi (se non parecchi) anni.
Per quanto riguarda la Polizia di Stato, invece, abbiamo i concorsi divisi in “area operativa” e “area tecnica”. All’area operativa si accede tramite i concorsi per agenti, ispettori o commissari i quali andranno ad occuparsi dei compiti “classici” di polizia (ordine pubblico, polizia giudiziaria ecc.).
L’area tecnica, che riguarda la polizia scientifica ed è quella che ci interessa, comprende i ruoli di operatore, revisore, vice perito, direttore tecnico e medico della Polizia di Stato. In base alla tipologia del ruolo che si andrà a ricoprire, è richiesto un determinato titolo di studio che va dalla scuola dell’obbligo per gli operatori fino alla laurea magistrale (ciclo unico o 3+2), unita all’abilitazione per l’esercizio della professione, previo superamento dell’esame di Stato, e alla relativa iscrizione all’albo professionale di riferimento (albo dei medici, albo dei biologi, albo degli ingeneri, albo degli psicologi ecc.).
Anche i concorsi nella Polizia di Stato non sono su base annuale ma vengono indetti al bisogno. Quindi, tra un concorso e l’altro, trascorrono di norma diversi (se non parecchi) anni.

Fonte: Associazione Nazionale Criminologi e Criminalisti

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